Between Politics and Culture #1: The Trisulti’s monastery


Tra politica e cultura #1:
 La Certosa di Trisulti

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La Certosa di Trisulti è un monastero che si trova nel comune di Collepardo, in provincia di Frosinone (Italia). La storia millenaria della Certosa inizia alla fine del X secolo quando Domenico, un monaco benedettino, iniziò la sua vita eremitica in Sabina aiutando nella costruzione della certosa e stabilendosi in essa. La vita monastica benedettina passa dalle rigide regole dei “Certosini”, abitanti della Certosa fino al 1947, a quelle meno ferree dei Cistercensi, dal 1947 fino a oggi. Se gli abitanti della Certosa sono stati, da sempre, religiosi, diverso è il caso dei suoi proprietari. Di fatti, fondata nel 1204 per volontà dell’allora papa Innocenzo III e affidata quattro anni dopo ai monaci certosini, è rimasta autogestita dai monaci sotto il vacuo controllo dell’autorità papale. Ma, a partire dall’unità d’Italia (17 marzo 1861) e la conseguente sistemazione del Regno il caso della Certosa è stato preso incarico dallo stato. Ripercorrendone brevemente le tappe (Padre Sergio Pagano 2000):

– la legge del 7 luglio 1866 (art. 33) dichiarava la soppressa Certosa di Trisulti Monumento nazionale e stabiliva la relativa consegna ai competenti organi dello Stato italiano;
– nel 1873 il Regio Demanio dello Stato prende possesso della certosa e dei suoi mobili, consegnati in via provvisoria al sindaco di Collepardo, sig. Achille Venceslao; resta rettore della chiesa don Benedetto Giovannangeli;
– il 10 settembre 1875 la chiesa della certosa e gli edifici annessi vengono consegnati in custodia al municipio di Collepardo;
– il 17 luglio 1879 un decreto del guardasigilli stabilisce di nessun valore la precedente cessione della certosa e della chiesa al municipio di Collepardo ed ordina la retrocessione del medesimo complesso monastico (chiesa compresa) al Ministero della istruzione pubblica (iscrivendo formalmente e definitivamente la certosa fra i monumenti nazionali);
– il 1º novembre seguente l’ispettore rurale dell’Asse ecclesiastico, Rocco Baronio, si reca a Trisulti e riceve in consegna, a nome del ministro della istruzione pubblica, la certosa, la chiesa e tutti i mobili esistenti nel
fabbricato annesso.

A partire dagli anni 2000 la situazione muta conformemente al cambiamento degli assetti ministeriali.

Dal 2014 la sua gestione è curata dal Polo museale della regione Lazio ( i vari poli Museali sono stati istituiti in base al DPCM 29 agosto 2014, n. 171, in vigore dall'11 dicembre 2014 grazie all’opera del ministro dei beni culturali di quel periodo Dario Franceschini; hanno acquisito musei, istituti e aree archeologiche che in precedenza erano competenza di altri uffici, essendo questi un'articolazione periferica della Direzione generale musei dello stesso MIBact).
Nel 2018 un bando internazionale, emanato nel 2016, del MIBact(1) ha assegnato la Certosa in concessione all’Associazione “Dignitatis Humanae Institute”. Tutte le pratiche burocratiche si sono concluse il 29 Gennaio 2019, segnando, quindi, l’inizio di un nuovo percorso per la Certosa: per i prossimi 19 anni la Certosa sarà gestita dall’Istituto di Harnwell, il quale pagherà un affitto annuo al ministero di 100.000 euro.
È qui che scoppia il caso (2,3,4,5).

La suddetta associazione “Dignitatis Humanae Institute” è stata fondata nel 2008 da Benjamin Harnwell, braccio destro in Europa e sostenuto dal più noto Steve Bannon, capo stratega del presidente degli Stati Uniti Donald Trump dal 20 gennaio al 18 agosto 2017 e ora capo di “The Movement”, un movimento che mira a diffondere il populismo nella politica europea. Ciò è stata la miccia che ha dato a tutta la questione una valenza politica. Si aggiungano le dichiarazioni rilasciate da Bannon al Washington Post (6), le quali fanno intuire la volontà di insediare presso la Certosa una scuola che avrà il compito di formare futuri politici populisti, per diffondere al meglio il verbo in tutta Europa. Non può mancare ovviamente, poiché si parla di un monastero, un altro esponente dell’associazione ma religioso: il cardinale Raymond Leo Burke, forte conservatore e uno dei più aspri oppositore dell’opera di Papa Francesco.
A quest’onda di populisti e conservatori si è perciò opposta, con manifestazioni di piazza, la popolazione, non conservatrice e non populista. Tra questa Daniela Bianchi, ex consigliera regionale e una delle organizzatrici delle manifestazioni la quale ha dichiarato (7): ''Siamo circa 300 persone tra cittadini, amministratori e politici che non vogliono lasciare il campo libero all'avanzata sovranista nella Certosa di Trisulti"(7). La popolazione e gli organizzatori temono, inoltre, una chiusura al pubblico definitiva del monastero. In questa lotta politico – culturale l’amministrazione comunale si pone in una posizione ovviamente coerente con quella statale. Di fatti tale amministrazione non ha partecipato alle manifestazioni. Il vice – sindaco Vincenzo Deparasis, eletto con una lista civica, ha dichiarato (8): "Il Comune non ha aderito alla manifestazione perché non c'è nulla di definito. Si tratta di un progetto in divenire, ma non c'è nessun riscontro che la certosa di Trisulti diventi la scuola della nuova destra europea come si va dicendo. Il fatto è che stanno politicizzando la cosa. In piazza stamattina i cittadini di Collepardo si contavano sulle dita di una mano, come hanno potuto constatare i vigili, era tutto organizzato dal Pd"(8).
Parole, queste, che pongono dei dubbi anche sulla veridicità delle parole della Bianchi.

Tutto ciò sembra essere uno scontro a tre al meglio del vecchio west in cui il ruolo della cultura sembra giocare una minima parte. Di certo se ne parlerà ancora. Per il momento i cari vecchi populisti non sono ancora entrati in azione completamente lasciando ancora suspence sulle loro intenzioni. Sta di fatto che, analizzando il bando internazionale del MIBact ed il CV vitae dell’associazione, le associazioni di idee sembrano coincidere; così come le primissime azioni di Harnwell e Burke di fatto contraddicono ciò che la popolazione paventava possibile, ovvero la chiusura permanente, dal momento che la certosa e tutti i suoi locali, è aperta al pubblico seppur con restrizioni (9).
Forse che la popolazione debba avere più fiducia nella politica? Forse che, per la cultura in toto, bisogna avere pazienza o forse che la popolazione non deve avere nessuna parola in merito ad essa? Si scoprirà presto se la cultura e la politica possono andare d’accordo valorizzando e tutelando al meglio la Certosa. Per adesso pratichiamo tutti l’antico greco EPOCHE'.




Between Politics and Culture: The Trisulti’s monastery


The Trisulti’s “Certosa” is a monastery located in the city of Collepardo, in the district of Frosinone (Italy). The millenarian history of the Certosa begins at the end of the X century when Domenico, a Benedictine monk, began his hermit life in Sabina helping in the construction of the Certosa and settling in it. The Benedictine monastic life passes from the rigid rules of the "Carthusians", inhabitants of the Certosa until 1947, to the less ferrous ones of the Cistercians, from 1947 until today. If the inhabitants of the Certosa have been, always, religious, different is the case of its owners. In fact, founded in 1204 by the will of the then Pope Innocenzo III and entrusted four years later to the Carthusian monks, has remained self-managed by the monks under the vacuous control of the papal authority. But, starting from the Unification of Italy (March 17, 1861) and the consequent arrangement of the Kingdom the case of the Certosa was commissioned by the state. Retracing briefly the stages (Padre Sergio Pagano 2000):

– The law of July 7, 1866 (art. 33) declared the suppressed Certosa of Trisulti National Monument and established its delivery to the competent organs of the Italian State;
– in 1873 the Royal State State is taking possession of the Certosa and its furniture, provisionally delivered to the mayor of Collepardo, Mr. Achilles Wenceslaus; Remains rector of the church Don Benedetto Giovannangeli;
– On 10 September 1875 the Church of the Certosa and the annexed buildings are delivered in custody to the municipality of Collepardo;
– On 17 July 1879 a decree of the keeper establishes of no value the previous cession of the Certosa and the church to the municipality of Collepardo and orders the relegation of the same monastic complex (including the church) to the Ministry of Education Public (formally and definitively registering the Certosa among the national monuments);
– on 1 November following the rural inspector of the ecclesiastical axis, Rocco Baronio, goes to Trisulti and receives, on behalf of the Minister of Public Education, the Certosa, the church and all the existing furniture in the Buildings attached.

Starting from the years 2000 the situation changes according to the changes of the ministerial bodies.

Since 2014 its management is curated by the museum pole of the Lazio region (the various museum Poles were established according to the DPCM 29 August 2014, N. 171, in force from 11 December 2014 thanks to the work of the Minister of Cultural heritage of that period Dario Franceschini; they acquired museums, institutes and archaeological areas that previously were the responsibility of other offices, these being a peripheral articulation of the Directorate General Museums of the same Mibact).
In 2018 an international announcement, issued in 2016, of the Mibact (1) awarded the Certosa in concession to the association "Dignitatis Humanae Institute". All the paperwork ended on January 29, 2019, marking, therefore, the beginning of a new route for the Certosa: for the next 19 years the Certosa will be managed by the Institute of Harnwell, which pays an annual rent to the Ministry of 100,000 Euros.
This is where the case breaks out (2, 3, 4,5).


The previously mentioned association "Dignitatis Humanae Institute" was founded in 2008 by Benjamin Harnwell, right-hand man in Europe and supported by the best-known Steve Bannon, chief Strategist of the President of the United States Donald Trump from 20 January to 18 August 2017 and now head of " The movement, which aims to spread populism in European politics. This was the fuse that gave the whole issue a political significance. We add the declarations made by Bannon to the Washington Post (6), which suggest the desire to install a school in the Certosa that will be responsible for forming future populist politicians, to disseminate the word in the whole of Europe. Obviously it is not missing, because we talk about a monastery, another exponent of the association but religious: Cardinal Raymond Leo Burke, strong conservative and one of the most bitter opponent of the work of Pope Francis.
To this wave of populists and conservatives it was therefore opposed, with demonstrations of square, the population, not conservative and not populist. Between this Daniela Bianchi, former regional councillor and one of the organizers of the demonstrations, which said (7): “We are about 300 people among citizens, administrators and politicians who do not want to leave the field to the advanced sovereignist in the Certosa di Trisulti  free"(7). The population and the organizers also fear a closure of the mostery to the public permanent. In this political-cultural struggle the municipal administration is obviously in a position consistent with the state. In fact such administration did not participate in the demonstrations. Vice-mayor Vincenzo Deparasis, elected with a civic list, said (8): "The municipality has not adhered to the event because there is nothing definite. It is a project in the making, but there is no acknowledgement that the Certosa di Trisulti becomes the school of the new European right as it is said. The fact is, they're politicizing the thing. In The square this morning the citizens of Collepardo were counting on the fingers of a hand, as they saw the vigilant, it was all organized by the PDs "(8).
These words, which also pose doubts about the truthfulness of Bianchi's words.

This seems to be a three-way clash like the old West where the role of culture seems to play a fraction. We are going to talk about it certainly again. For the moment the dear old populists have not yet entered into action completely still leaving suspense on their intentions. In fact, analysing Mibact’s international call and the CV vitae of the Association, both the ideas seem to coincide; just as the very first actions of Harnwell and Burke in fact contradict what the people feared possible, on the permanent closure, since the Certosa and all its premises, is open to the public albeit with restrictions (9).
Perhaps the population should have more confidence in politics? Perhaps that, for the whole culture, one must have patience or perhaps that the population must have no word about it? You will soon discover if culture and politics can get along by enhancing and protecting the Certosa. For now, we all practice the ancient greeks EPOKE.




References

- Padre Sergio Pagano (2000), L’archivio della Certosa di Trisulti. In: Atti del convegno “la memoria silenziosa”; Ministero per i beni e attività culturali, Ufficio centrale per i beni archivistici, 2000.

WEB


-(2),

-(3),

-(4)


-(6)

-(7)

-(8)
https://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2018/12/29/certosa-trisulti-comune-dice-protesta-manifestanti-prevenutiT9N3vILqXQ95rZFLrnkL5K.html

-(9)



Gabriele Fanfarillo




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