La situazione attuale dei musei in Italia




Come è noto il ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBact) nasce nel 1974. Da quell’anno a oggi numerose sono state le modificazioni della legislazione in materia di beni culturali. I musei, con tutto ciò che comporta la loro gestione e azione sul territorio, sono stati oggetti di numerosi normative. Ma quale è la situazione, da un punto di vista legislativo, ad oggi? Per capirne qualcosa in più bisogna prima indagare il loro passato più recente. Il 27 giugno 2014 fu emanato il decreto-legge n.94, dall'allora Ministro della cultura Dario Franceschini, regolamento recante modifiche al decreto 11 dicembre 1997, n. 507, concernente «Norme per l'istituzione del biglietto di ingresso ai monumenti, musei, gallerie, scavi di antichità, parchi e giardini monumentali dello Stato». Tale decreto stabilì che a partire dal primo luglio di quello stesso anno, la prima domenica di ogni mese tutti i luoghi della cultura statali sarebbero stati visitabili gratuitamente. Il loro elenco completo ne comprende 486 circa. Questa sembra essere stata una scelta felice. Difatti dal 2013 al 2017 i visitatori di musei statali sono aumentati del 18,5%, con il record di 45,5 milioni di ingressi nel 2016 (1). Altri riportano dati leggermente diversi, e un occhio più critico alla manovra: ad un incremento generale degli introiti corrisponde la continua chiusura di altri musei ed istituzioni (2). Altre critiche, che comunque non smentiscono il fatto riguardante la crescita importante dell’ambito museale, riguardano da una parte la mancanza di uniformità nella raccolta dei dati da parte del ministero (per molti musei l’aumento degli introiti è associato all’aumento del prezzo del biglietto, ad esempio); d’altra parte il trend positivo era già iniziato nel quinquennio 2008-2012 (3). L’aumento dell’efficacia dei musei, tuttavia, può essere imputata anche, e forse, soprattutto, al decreto ministeriale 23/12/2014 “Organizzazione e funzionamento dei Musei Statali”, registrato dalla Corte dei Conti il 24 febbraio 2015 (4). Attraverso tale decreto furono riorganizzati i musei, dotati per la prima volta di statuto, bilancio e chiare forme di gestione (5). Con tale decreto venne istituito, inoltre, il Sistema Museale Nazionale finalizzato alla messa in rete dei musei italiani e alla integrazione dei servizi e delle attività museali.
Ciò che è stato appena presentato è la parte sostanziale dell’operato del ministro Franceschini. Per maggiori approfondimenti si veda comunque il sito del MiBact. Con le nuove elezioni politiche, il cambio di governo, c’è stato anche un cambio dei ministri.
Ad oggi ministro della cultura è Alberto Bonisoli (per approfondimenti biografici si veda (6)). Il 4 aprile 2018 è stato pubblicato il DM recante “Adozione dei livelli minimi uniformi di qualità per i musei e i luoghi della cultura di appartenenza pubblica e attivazione del Sistema museale nazionale”. Distribuiti in tre ambiti (organizzazione, collezioni, comunicazione e rapporti con il territorio), i livelli uniformi di qualità costituiscono un importante documento per la verifica del rispetto degli standard minimi da parte dei musei. Concretizzano, quindi, un’opportunità di crescita per i piccoli musei e un documento di riferimento per il miglioramento di tali istituzioni (7). Con l’elezione formale del Ministro il 1° giugno 2018, egli ha potuto iniziare la sua opera. Di fatto, il direttore generali dei musei del MiBact, Antonio Lampis, in data 20 giugno 2018 emana il decreto per le prime linee di organizzazione e funzionamento del Sistema Museale Nazionale (8); il Ministro Bonisoli, il 9 agosto 2018, nomina la commissione per il Sistema Museale Nazionale decretando la nascita anche formale di tale sistema (9). Fino ad oggi l’operato del nuovo Ministro sembra proseguire l’operato iniziato precedentemente, rendendo l’impatto e l’efficacia dei nostri musei ancora maggiore. Una critica alle intenzioni gli viene già posta: egli, infatti, sarebbe a favore dell’annullamento della gratuità dei musei, decisione spettante non al ministero ma ai rispettivi direttori a seconda dei casi e delle situazioni. Si vedrà in futuro come andrà a finire; per il momento non resta che augurargli un buon lavoro che si spera si ripercuota sul patrimonio culturale, sugli operatori culturali, e sull’intera cittadinanza.



The current situation of museum in Italy


The ministry of italian cultural heritage (MiBact) was born in 1974. From that year to today there have been numerous modifications of the laws in the field. Museums have been the object of numerous regulations. But, what is actually the museums situation, from a legislative point of view? In order to understand something more we must first investigate their more recent past. On 27 June 2014 was issued the law no.94, by the Minister of culture, Dario Franceschini, the regulation amending the decree of 11 December 1997, no. 507, relating to "Standards for the establishment of the entry ticket to monuments, museums, galleries, excavations of antiquities, parks and monumental gardens of the State." This decree established that starting from the first of July of the same year, the first Sunday of every month all the places of culture state would be visited free of charge. Their complete list includes a total of 486 about. This seems to have been a happy choice. In fact, from 2013 to 2017, visitors to national museums have increased by 18.5%, with the record of 45.5 million admissions in 2016 (1). Others report slightly different, and a more critical eye: to a general improvement of the revenue corresponds to the continued closure of other museums and institutions (2). Other criticisms, which, however, regarding the lack of uniformity in the collection of data by the ministry (for many museums the increase in revenue is associated with the increase in the price of the ticket, for example); on the other hand, the positive trend had already started in the five-year period 2008-2012 (3). The increase of the effectiveness of the museums, however, can be imputed to them also, and perhaps above all, the ministerial decree 23/12/2014 “Organization and operation of State Museums”, registered by the Court of Auditors on 24 February 2015 (4). Through this decree were reorganized museums, have for the first time, of the statute, budget and clear-cut forms of management (5). With this decree was established, in addition, the Museum System of the National aimed at the networking of Italian museums and the integration of the services and activities of the museum.
What has just been presented is the substantial part of the work of the minister Franceschini. For more information see the site of the MiBact. With the new political elections, the change of government, there has also been a change of ministers.
Today the minister of culture, Alberto Bonisoli (for further information, biographical, see (6)). The 4 April 2018 has been published in the DM on the “Adoption of the minimum levels of uniform quality to museums and places of culture in membership of public and activation of the museum System of the national”. Distributed in three areas (organisation, collections, communication and relations with the territory), uniform layers of high quality constitute an important document for the verification of the respect of the minimum standard for museums. Materialize, therefore, a growth opportunity for small museums and a reference document for the improvement of those institutions (7). With the formal election of the Minister by 1 June 2018, he could start his work. In fact, the director general of the museums of the MiBact, Antonio Lampis, on June 20, 2018 issues the decree for the front lines of the organization and operation of the Museum System of the National (8); the Minister Bonisoli, on August 9, 2018, shall appoint the commission for the Museum System of the National decreeing the formally creation that system (9). Up to now, the work of the new Minister seems to continue the work that began previously, making the impact and effectiveness of our museums more. A criticism of the intentions is already in the mail: in fact, he would be in favor of the deleting of the free-of-charge museums, the decision due not to the ministry but to their respective directors, depending on the cases and situations. You will see in the future how it will end; for the moment, let’s wish him a good work that will hopefully impact on cultural heritage, on cultural operators, and the entire citizen.


SITOGRAFIA DI RIFERIMENTO
(3)   https://oggiscienza.it/2018/09/11/visita-museo-situazione-italia/
(7)   http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/documents/feed/pdf/D.M.%2021%20FEBBRAIO%202018%20REP.%20113-imported-76350.pdf


Comments